Tutta quella brava gente

Tanino Barcellona è un poliziotto siciliano a cui manca terribilmente la propria terra. Da molti anni lavora a Roma, in attesa di un trasferimento in Sicilia, ma l'unico trasferimento che arriva è dall'altra parte di Italia, precisamente a Bolzano.
In quel paese Tanino si sente un pesce fuor d'acqua, tra il tedesco e un freddo a cui non è mai stato abituato.
Ma Tanino non ha tempo di disperarsi, infatti un brutale assassino inizia subito ad occupare tutti i suoi pensieri, e inizierà ad affiancare da subito il poliziotto Karl Rottensteiner, nella caccia ad un killer che uccide le sue vittime soffocandole.
Il caso li riporterà indietro nel tempo, scoprendo vecchie ferite ancora aperte, perché si sa, per trovare la chiave di molti misteri bisogna tornare alle origini e scavare sempre nel passato.

La coppia formata da Tanino e Karl è tanto bizzarra quanto esplosiva.
Tanino è diretto, schietto, ed è un personaggio che arriva direttamente al lettore, in tutta la sua personalità.
Dall'altra Karl è più misterioso, e sicuramente tormentato dal passato, con una dipendenza che lo ha portato al limite della malattia mentale. Tanino per lui è arrivato esattamente al momento giusto.
Anche i personaggi femminili sono interessanti. Diversi sicuramente dallo stereotipo della poliziotta donna, e con un'intelligenza e un'umanità in perfetta sintonia.

La bellissima Bolzano è lo scenario della vicenda, una città che ha tanta storia da raccontare e un passato sicuramente importante.
Marco Felder è lo pseudonimo di Jadel Andreetto e Guglielmo Pispisa, due autori che hanno fuso la propria scrittura e il proprio stile perfettamente. Infatti Tutta quella brava gente è un giallo a tinte noir, con una venatura simpatica e leggere, che ha reso la narrazione sempre interessante e molto scorrevole